Vaccino anti-influenzale, la meditazione potrebbe essere altrettanto efficace

La meditazione potrebbe prevenire efficacemente l’influenza o, meglio, le malattie respiratorie da raffreddamento. A dirlo è una ricerca condotta all’Università del Wisconsin dal team del professor Bruce Barrett. Lo studio ha coinvolto, per la durata di otto settimane, 154 adulti di entrambi i sessi suddivisi in tre gruppi. Il primo gruppo ha partecipato a un programma di meditazione, il secondo a un programma di fitness, il terzo a nessuna attività.

Terminata questa prima fase dello studio i partecipanti sono stati seguiti per tutto l’inverno e fino alla primavera successiva. Durante questo periodo sono stati osservati i sintomi tipici di raffreddore e influenza come mal di gola, starnuti e naso che cola ma senza verificare che continuassero le attività previste dal programma.

Dalle analisi successive è emerso che coloro che avevano partecipato al gruppo di meditazione si erano assentati da lavoro il 76 per cento in meno rispetto al gruppo cosiddetto di controllo, costituito da color che non avevano svolto alcuna attività. Buoni risultati anche per chi aveva praticato esercizio fisico quale jogging o camminata a passo svelto che si erano assentati il 48 per cento in meno rispetto al gruppo di controllo.

Quanto alle malattie da raffreddamento, la meditazione avrebbe ridotto sia la gravità, sia la durata dei sintomi: cinque giorni di malattia contro gli otto del grupo di controllo e manifestazioni della malattia meno gravi del 50 per cento. Le analisi del sangue avrebbero poi confermato la presenza di anticorpi nell’organismo.

Il dottor Barrett commenta entusiasticamente i risultati della ricerca (che sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Annals of Family Medecine) confrontando l’efficacia del vaccino anti-influenzale con quello della mindfullness:

I vaccini per l’influenza iniettabili sono parzialmente efficaci e funzionano solo per i tre ceppi di influenza ogni anno. L’evidente beneficio del 40-50% dovuto alla mindfulness è una scoperta molto importante, così come il vantaggio del 30-40% dell’allenamento. Se si tiene conto di questo nelle ricerche future, l’impatto potrebbe essere sostanziale

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