Carnitina, migliora davvero le prestazioni sportive?

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La carnitina è un composto amminoacidico prodotto nel nostro organismo dal fegato e dai reni a partire dagli amminoacidi lisina e metionina, in presenza di vitamina B6, vitamina C e ferro. Una volta sintetizzata, la carnitina viene immagazzinata soprattutto nei muscoli e nel cuore e, solo in minima parte, nel cervello e nello sperma. Svolge un ruolo fondamentale nella trasformazione dei grassi in energia e per questo motivo è ampiamente impiegata come integratore in ambito sportivo e nell’ambito di regimi dietetici dimagranti.

Principali fonti alimentari e integrazione

Le principali fonti alimentari di carnitina sono rappresentate da carni rosse (soprattutto pecora e agnello) e prodotti caseari. Come integratore è disponibile in diverse forme, delle quali la maggiormente diffusa e utilizzata è la L-carnitina. In realtà una sua supplementazione non è necessaria in persone sane che seguono una dieta equilibrata, mentre può rivelarsi utile per pazienti in emodialisi, cardiopatici, bambini nati prematuri e persone affette da una grave carenza degli amminoacidi dai quali la carnitina deriva.

A cosa serve la carnitina?

Gli integratori di L-carnitina sono molto diffusi tra chi pratica sport, sia di resistenza che di forza e velocità; da un lato perchè fornirebbero energia migliorando così la prestazione e accorciando i tempi di recupero tra un allenamento e l’altro, dall’altro perchè consentirebbero di risparmiare glicogeno muscolare e ridurrebbero la formazione di acido lattico.

Tuttavia attualmente nessuno studio scientifico è stato in grado di dimostrare con certezza l’efficacia della carnitina nel migliorare le perfomance sportive a nessun livello. Sembra invece certo che l’integrazione di carnitina, dietro prescrizione e sotto controllo medico, sia utile in persone colpite da ischemia cardiaca e che abbia un ruolo nell’abbassamento del livello ematico di trigliceridi e nell’innalzamento dei livelli di colesterolo buono.

Dosaggio e sovradosaggio

Di per se stessa la carnitina non ha effetti tossici e il dosaggio giornaliero consigliato varia da uno a sei grammi al giorno. In caso di sovradosaggio possono insorgere nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e, seppure più raramente, aumento di appetito, sudorazione e rush cutaneo. L’assunzione è sconsigliata a persone che soffrono di epilessia.

Nel caso tu stia pensando di assumere integratori alimentari a base di carnitina ti consiglio di rivolgerti al medico o al farmacista perchè possano informarti in maniera più dettagliata circa eventuali controindicazioni che possono riguardarti, dosaggi consigliati e meodalità di assunzione.

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Photo credit | think Stock

 

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