Crampi, ecco come evitarli

Molto spesso, durante una sessione di allenamento, ma anche facendo alcuni movimenti durante la giornata, possono comparire improvvisamente delle sensazioni dolorose e fastidiose in alcune parti del corpo. Si tratta dei crampi, ovvero delle contrazioni involontarie dei muscoli, che possono essere più o meno intense, e che interessano sopratutto polpacci e piedi, ma possono coinvolgere più muscoli ed essere avvertite anche durante il risposo notturno.

La causa di queste dolorose ed improvvise contrazioni è solitamente da imputarsi ad una scorretta ossigenazione dei tessuti muscolari, ad un elevato stress, ma sopratutto alla mancanza di sali minerali e liquidi. E’ necessario garantire al proprio organismo sempre un corretto apporto di potassio, calcio, magnesio e sodio, per evitare di andare incontro ai crampi e basta seguire alcune piccole attenzioni per introdurre questi preziosi elementi con l’alimentazione.

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Donne: si al fitness anche durante il ciclo

Il ciclo mestruale che si presenta per circa 5 giorni al mese ogni 28 giorni può costituire spesso un problema per le donne poichè non è raro che sia accompagnato da disturbi, di lieve, ma a volte anche di grave entità, come mal di testa, crampi addominali, stanchezza e nausea, che rendono più difficoltose le attività quotidiane. Proprio per questo, si è ritenuto erroneamente, sopratutto in passato, che è preferibile evitare di praticare attività fisica durante il ciclo.

In realtà, non esistono particolari controindicazioni per dedicarsi al fitness ed allo sport anche durante “quei giorni”, ma è sufficiente ascoltare le esigenze del proprio organismo ed assecondarle per evitare fastidiosi problemi. Spesso, infatti, le limitazioni sono più psicologiche o dovute allo stato di astenia,  e fare movimento è sconsigliato solo in caso di disturbi più gravi, come la presenza di dismenorrea, ovvero forti dolori, o consistenti perdite ematiche, menorrea. Basta seguire alcuni consigli per non dover rinunciare a mantenersi in forma.

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La dieta a punti: vantaggi e limiti

Tra i vari metodi finalizzati alla perdita di peso, merita una particolare citazione la cosiddetta dieta a punti, ideata molti anni anni dal professor Guido Rizzoli. In cosa consiste?

Generalmente una dieta si basa sul numero delle calorie assunte nel corso della giornata, mentre in questo caso viene assegnato un punteggio ad ogni alimento, in modo che la somma corrispondente non superi un certo numero stabilito secondo la propria altezza ed il proprio peso.

Di per sé la dieta a punti può rappresentare un ottimo metodo per dimagrire, proprio perché non si basa su una tabella di marcia da seguire assiduamente (pensate alle classiche diete con 20 grammi di pane o 30 di pasta, ad esempio), ma lascia una certa autonomia all’individuo, che può scegliere gli alimenti a suo piacimento.

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Maniglie dell’amore: come eliminarle

Uno dei più grandi crucci di uomini (soprattutto) e donne è quel cumulo di grasso concentrato tra fianchi e pancia, che prende il simpatico nome di “maniglie del’amore”. A differenza del nome, però, tale inestetismo non è così simpatico da portarsi dietro, specie quando ci si ritrova costretti a spogliarsi in pubblico (al mare, in piscina, in palestra).

C’è chi dice di apprezzarle in modo particolare e chi, non sapendo come eliminarle, dice di andarne fiero, ma in realtà quei rotoli non rappresentano un bel biglietto da visita per chi vuole sentirsi in forma ed avere un fisico perfetto.

Ma ci sono dei metodi per eliminarle o almeno ridurle? Naturalmente si, a patto che si segua un determinato regime alimentare da associare a un tot di esercizio fisico, mirato a rassodare quella zona del corpo. E allora ecco qualche indicazione utile per chi è stanco di portarsi dietro un così grave peso e magari vuole arrivare in forma alla prova costume.

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Alimentazione vegetariana e sport, un binomio possibile

E’ ormai risaputo che una corretta alimentazione e la pratica di attività fisica sono due elementi essenziali per mantenersi in ottima forma ed in buona salute. Inoltre, chi pratica sport, per raggiungere rapidamente i risultati sperati, ma anche per ottenere una buona performance durante le sessioni di allenamento deve seguire un regime alimentare che consenta di assumere tutti i nutrienti necessari.

Carboidrati, proteine e grassi devono essere ripartiti correttamente tra i vari pasti e questa indicazione può essere seguita anche da chi pratica un alimentazione vegetariana. Chi esclude sostanze animali o derivate, infatti, con un pò di attenzione, può seguire comunque una dieta corretta che soddisfi il fabbisogno energetico e che consenta di assumere tutti gli elementi necessari per chi fa sport. Un esempio? Carl Lewis, record-man nello sprint e nel salto in lungo per più di dieci anni, era infatti addirittura vegano e così tanti altri campioni dello sport.

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Sistemi energetici: aerobico, anaerobico lattacido e alattacido

Tutti gli organismi viventi hanno bisogno di un continuo apporto energetico che deve essere fornito dagli alimenti e convertito per vie metaboliche in una forma chimica utilizzabile sempre. E’ necessario quindi trasformare l’energia ricavata dalle diverse forme alimentari in una molecola di scambio energetica universale comune a tutte le cellule (ATP – Adenosina Trifosfato). Questa molecola rappresenta la principale forma di accumulo di energia immediatamente disponibile e deriva dalla degradazione dei composti alimentari attraverso reazioni metaboliche che avvengono sia in presenza che in assenza di ossigeno.

Quasi tutti i processi dell’organismo che richiedono energia vengono alimentati dalla conversione di ATP in ADP (Adenosina Difosfato), tramite un processo di idrolisi. Questo processo libera una gran quantità di energia, circa 34kJ/7.5 Kcal per mole. La trasmissione degli impulsi nervosi, la contrazione muscolare, i trasporti attivi attraverso le membrane plasmatiche, la sintesi proteica e la divisione cellulare, per esempio, sono tutti processi biologici che traggono energia dall’idrolisi dell’ATP.

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Alcol e sport

E’ sin troppo facile dire che l’alcol fa male, ma sapete in quale misura può influire sulle prestazioni di uno sportivo? E non stiamo parlando solo di grandi bevitori o di coloro che ogni giorno consumano una certa quantità di bicchierini, ma anche di coloro che solo nel fine settimana si lasciano andare a qualche peccatuccio alcolico, non considerando affatto il danno che questo può produrre sull’organismo.

Partiamo da una considerazione di carattere alimentare, ricordando che l’alcol è in grado di apportare un elevato numero di kcal (7,1 per ogni grammo), il che in termini pratici significa che è inutile rinunciare ad un piatto di pasta per perdere peso, se poi si buttano giù un paio di drink.

Ma questo fattore, pur essendo importante, non è il più dannoso per la salute dello sportivo, che deve fare i conti anche con gli effetti che l’alcol produce sulle prestazioni.

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Lipidi

La nutrizione è la scienza che studia il rapporto tra la dieta e lo stato di salute di un soggetto. I principi nutritivi vengono classificati rispettivamente in macronutrienti e micronutrienti; i principali macronutrienti sono i protidi, i glicidi, l’acqua ed i lipidi. I lipidi sono contenuti prevalentemente nei cibi grassi (burro e olio), nella carne, nel pesce, nelle uova, nella frutta secca ecc. I grassi possono servire da riserva energetica e inoltre sono un importante fonte di energia. Sono fondamentali per l’assorbimento di alcune vitamine (le vitamine liposolubili A,D,E, e K) e indispensabili per il mantenimento delle membrane cellulari.  I lipidi più abbondanti nell’organismo umano sono i trigliceridi, il colesterolo ed i fosfolipidi.

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ONQI – Indice di qualità degli alimenti

Si chiama ONQI (Overall Nutritional Quality Index) e rappresenta il valore nutrizionale degli alimenti; è attivo negli Stati Uniti d’America da settembre 2009 e nella valutazione degli alimenti risulta essere un ottimo strumento per i consumatori. L’ ONQI nasce dall’esigenza di risolvere  le problematiche di coloro che seguono un modello di comportamento alimentare legato al fitness ed è un valido aiuto per comprendere i macro-nutrienti dei cibi.

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Come prevenire l’obesità infantile

Il fenomeno dell’obesità infantile sta assumendo proporzioni gigantesche, specie nel nostro Paese, dove un bambino su quattro risulta essere in sovrappeso.

Quali le cause di questo picco impressionate? Uno dei fattori determinanti è ovviamente l’alimentazione, spesso eccessiva e sbagliata in età infantile. In età scolare il bambino tende a mangiare “quello che vuole” o “quello che capita” ed è frequente trovare genitori che, pur di accontentare il pargolo nelle sue richieste, lasciano che sia lui a scegliere cosa mangiare e cosa evitare.

Inoltre capita che il bambino mangi spesso fuori pasto, concedondosi una serie di spuntini, che a lungo andare diventano dannosi per il peso. Ma l’alimentazione sbagliata non rappresenta la sola causa dell’obesità infantile.

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Fitness e dieta

Alimentazione ed attività fisica sono due elementi da tenere in grande considerazione se si vuole raggiungere e mantenere una forma accettabile. Inutile dire che sono strettamente collegati tra loro, sebbene siano in molti a scegliere tra l’uno o l’altro, nella speranza che un po’ di palestra o una giusta dieta possano aiutare a tenersi in forma perdendo chili.

In realtà chi fa attività fisica sa bene che non otterrà alcun risultato se l’esercizio non è accompagnato da una corretta alimentazione. Per dirla in due parole, è inutile sacrificarsi per ore ed ore in palestra e poi tornare a casa e tuffarsi in lauti pasti, rendendo vano ogni sforzo.

Una giusta regola a tavola può invece aiutare ad ottenere risultati eccellenti ed a mantenere la giusta forma nel corso del tempo. Ma qual è la giusta dieta per uno sportivo?

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Consigli per mantenersi in forma

Un’ alimentazione sana, che permette di introdurre ogni giorno la giusta quantità di nutrienti ed il giusto rapporto tra carboidrati, grassi e proteine ed uno stile di vita attivo, che prevede sessioni di allenamento, ma anche semplici passeggiate, è il binomio giusto per raggiungere e mantenere una buona forma fisica. Non basta, infatti, mettersi a dieta nei mesi che precedono l’estate e sfiancarsi con lunghi workout in palestra nella speranza di apparire perfetti in costume, ma, se la pigrizia dell’inverno ha preso il sopravvento, si è ancora in tempo per rimediare.

Basta  seguire qualche semplice indicazione, anche a tavola, e fare un pò di movimento in più, utilizzando meno l’auto o scegliendo una delle tante attività della palestra più vicina, per poter migliorare la propria forma fisica. E’ necessario solo avere un pò di buona volontà e non è necessario nemmeno rinunciare ad alimenti gustosi che soddisfano il palato.

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Masticare gomme contro la ritenzione idrica

La ritenzione idrica è la tendenza dell’organismo e trattenere all’interno i liquidi e, questi, non essendo completamente smaltiti con i processi fisiologici, possono provocare danni e disturbi, non solo a livello estetico, ma anche di salute. Il sintomo più evidente di questo problema, spesso causato da una cattiva circolazione o dagli ormoni, è l’anti-estetica e temuta pelle a buccia d’arancia che, a volte, determina inestetismi cutanei fastidiosi e visibili sopratutto su zone come gambe e glutei.

Molte volte le cause risiedono anche nell’assunzione di farmaci o in un’alimentazione poco corretta, magari ricca di sodio e per prevenire ciò si possono utilizzare alcuni integratori alimentari. In commercio ve ne sono di ogni tipo ed in ogni formulazione, ma l’ultima novità sono i chewingum DrenaGum che aiutano a drenare i liquidi in eccesso della linea PesoForma.

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Vitamina A, un aiuto per gli sportivi

L’allenamento fisico sottopone il corpo ad un elevato livello di stress che può contribuire ad indebolire l’organismo sopratutto alla lunga ed in particolari periodi. Per questo motivo è fondamentale che gli atleti, ma anche chi si dedica alla pratica del fitness con costanza e passione, prestino particolare attenzione all’alimentazione seguendo un regime alimentare che consenta di beneficiare di tutti i nutrienti necessari. Non si parla solo di individuare le quantità e le razioni di carboidrati, grassi e proteine, ma è indispensabile anche assumere elementi importanti come le vitamine.

Queste sostanze, presenti naturalmente in alcuni cibi, costituiscono dei composti organici indispensabili per il funzionamento dell’organismo e, poichè a volte può essere difficile assimilarli direttamente con l’alimentazione, si può ricorrere a specifici integratori che, però, devono essere assunti dietro consiglio medico e secondo le indicazioni. Non solo la carenza di una tipologia di vitamina, infatti, può apportare danni, ma anche l’eccesso può essere pericoloso per la salute.  Per gli atleti, tra le vitamine più importanti, vi sono quelle appartenenti al gruppo A.

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