L’attività aerobica per bruciare i grassi

L’attività aerobica (letteralmente “con ossigeno”) risulta decisamente utile per smaltire il grasso in eccesso perchè aiuta il cuore e tutti i muscoli del corpo a utilizzare l’ossigeno in modo più efficiente. Lo stesso esercizio aerobico consente inoltre di fornire gli enzimi che sono necessari per bruciare il grasso (con il doveroso chiarimento che bruciare grassi non significa, in maniera consequenziale,dimagrire).

Tra i benefici garantiti dall’esercizio aerobico, quelli di migliorare la salute e il funzionamento del cuore, dei polmoni e del sistema circolatorio. Nello specifico, per esercizio aerobico si intende quello effettuato a ritmo continuo, come avviene in occasione del camminare, fare jogging, andare in bicicletta, danzare, andare a canoa, fare lo sci di fondo, nuotare. Di contro, è anaerobica quell’attività che si confà di sforzi muscolari brevi e intensi nel corso dei quali non viene bruciato ossigeno.

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L’attività fisica in menopausa

Eh già. Prima o poi, toccherà a tutte perché la natura – madre e matrigna, andava ripetendo Giacomo Leopardi – ha così deciso. Oibò, la menopausa. Una roba che la vita, volente o nolente, te la cambia eccome mentre prova a stravolgere abitudini e propensioni del corpo. Che è sempre quel corpo lì che procede, lento, verso l’invecchiamento. Oddio!

La menopausa è un periodo fisiologico della vita di ogni donna, caratterizzato da importanti cambiamenti della funzione ormonale femminile, che determinano la scomparsa del ciclo mestruale. Essa, soprattutto nei Paesi occidentali industrializzati, è accompagnata spesso da disturbi che incidono non solo sull‘attività fisica sportiva ma sulle dinamiche comportamentali del quotidiano.

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Cos’è la diet industry

Tra proclami e aspettative, continuiamo a essere un popolo di corpi in altalena tra l’eccesso in un senso e nell’altro. L’equilibrio alimentare continua a essere un punto di arrivo cui si arriva a fatica e, tra un santone e un’illusione, ci si getta a capofitto tra le braccia delle diete miracolose.

La chiamano Diet Industry, rischia di diventare sinonimo di commercio mondiale di fuffa. Il termine, usato nel Nord – America, si riferisce al ricchissimo mercato per la produzione di prodotti, strumenti, strategie, programmi e qualsiasi altro mezzo che possa essere impegnato per la perdita del peso, indipendentemente dal rapporto costo-beneficio che si riflette in maniera diretta sul consumatore.

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Allenamento e alimentazione in gravidanza

Cosa fare in gravidanza? Come comportarsi rispetto all’alimentazione e all’attività fisica? E’ ancora possibile allenarsi con moderazione oppure occorre evitare ogni sforzo, seppur minimo?

Care donnine, esistono fior di professionisti in grado di stilarvi una tabella di marcia congeniale e per quel che riguarda la dieta e per ciò che concerne l’intensità e l’entità del movimento.

Qui, tuttavia, si vuole rendicontare rispetto ad alcuni comportamenti di buon costume e di efficacia garantita.

Un’alimentazione corretta, sia in qualità che in quantità, durante il periodo di gravidanza è un presupposto indispensabile per assicurare un adeguato sviluppo intrauterino del feto e, al tempo stesso, per prevenire alcune possibili complicanze alla gestante.

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Primi benefici dell’attività fisica

Quanto è importante fare sport e muoversi? Moltiplicate per quattro – me lo diceva sempre l’allenatore di nuoto da ragazza – l’entità di qualunque risposta abbiate sulla lingua e avrete indovinato.

L’attività fisica è fondamentale per il corpo e per la mente e i soli a ignorarne tale essenza sembra siano i politici e i dirigenti scolastici italiani che, nel delineare i piani di diritto allo studio e i programmi formativi annuali concedono ampio spazio a qualunque materia che non sia quella dell’educazione fisica.

C’è la scena di un film – era di Leonardo Pieraccioni, titolo “Ti amo in tutte le lingue del mondo” – che rende bene l’idea di cosa voglio dire: lui faceva l’insegnante di educazione fisica e nel corso dei colloqui tra genitori e professori era sempre quello la cui fila era vuota, sguarnita. Nessun genitore a chiedere informazioni sul proprio figlio.

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L’importanza della prima colazione

Innanzitutto, la prima colazione deve essere piacevole per darci il buonumore e per partire con il piede giusto. Deve essere il momento più gradito della giornata e va quindi consumata con calma, seduti a tavola e possibilmente in compagnia.

E’ il primo pasto quotidiano ed è essenziale per mantenere l’intero equilibrio nella nutrizione. Quindi, è importante  svegliarsi qualche minuto prima per dedicare del tempo al consumo di una buona colazione che sia al contempo nutriente e leggera, ricca di vitamine e sali minerali, in grado di dare l’energia che serve nel corso della mattinata.

Chi salta la prima colazione è propenso a mangiare di più nei pasti successivi e fuori pasto ed ingrassa. Quando si salta la colazione, infatti, si finisce con assumere una quantità eccessiva di cibo, oltretutto poco sano e poco nutriente (pizzette e focacce: vi dicono qualcosa?), quali gli snack di metà mattina. Solitamente è proprio chi ha problemi di peso a saltare più spesso la colazione.

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Lo scompenso cardiaco

Lo scompenso cardiaco è una incapacità del proprio cuore a fornire la giusta quantità di sangue ossigenato all’organismo nello svolgimento delle varie attività quotidiane.

Spesso il risultato di questo stato dà luogo all’accumulo di liquidi a livello dei polmoni (edema polmonare), della cavità toracica (versamento pleurico), dell’addome (ascite) e sotto la cute (edema sottocutaneo).

Chi ha problemi di insufficienza cardiaca presenta di rimando una facile propensione all’affaticamento e la comparsa di “affanno” per attività che prima svolgeva senza problemi: è questo il segnale che la funzione di pompa del cuore è alterata.

Preme sottolineare che, in casi gravi, tutto ciò comporta difficoltà di respirazione se sdraiati, gonfiori alle caviglie e alle gambe, debolezza e talvolta palpitazioni.

Le indicazioni generali – che non possono tenere conto di esigenze specifiche e particolari e che non vanno intese quali cure analitiche: per quelle, vi sono i medici – per tutti i pazienti sono le seguenti:

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La dieta del body builder

Le variabili sono sempre fondamentali e restano le stesse: ciascun individuo – per quanto vi possano essere similitudini tra soggetti – fa storia a sè e, prima di addentrarsi in ogni pratica effettiva, è bene consulti professionisti dei settori alimentari e sportivi. Per sommi capi, tuttavia, la corretta alimentazione per un body builder consiste in una dieta leggermente iperproteica.

Quasi dimenticavo: badate bene che uno come l’Arnold schwarzenegger in fotografia, alla maggior parte delle donne, non piace mica!

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La dieta mediterranea e lo sport

Anche per lo sportivo, ma è discorso che vale in simultanea  per la popolazione in generale, la dieta mediterranea è considerata il migliore schema alimentare da seguire e rispettare per tenersi in forma e conservare un buono stato di salute.

Fin dal 1994 – data in tal senso che funge da spartiacque – con il primo studio riguardante la dieta mediterranea sono stati dimostrati i suoi benefici.

Le persone che abitualmente adottano una dieta mediterranea tradizionale hanno una mortalità totale, dovuta a malattia coronarica e cancro, significativamente molto bassa.

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Alimentazione e sport, fabbisogno calorico per chi pratica pallanuoto

La pallanuoto è uno sport di squadra, la cui fatica non è forse esplicata nella maniera migliore dalle immagini televisive che capita di vedere in tivvù. Prevede allenamenti costanti che culminano in una partita giocata in 4 tempi da 9 minuti ciascuno, con pause di 2 minuti tra un tempo e l’altro.

E’ uno sport che richiede grandi doti atletiche: occorre essere ottimi nuotatori,avere buona coordinazione e grande resistenza. Chiunque avesse voglia di approcciarsi con tale disciplina, è utile segua una corretta alimentazione per evitare la cattiva forma e per diminuire le reazioni di fatica durante e dopo  l’incontro.

Primo dato di fatto, scientifico: il fabbisogno calorico orario per chi pratica la pallanuoto aumenta di 600 Kcal.

Durante un esercizio di media intensità e/o breve durata, come la pallanuoto, l’energia viene fornita per il 50% dai grassi e per il 50% dagli zuccheri.

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Caffeina prima di fare sport, le giuste quantità

L’assunzione di 9-15 mg 3-6 mg di caffeina per Kg di peso corporeo, un’ora prima di compiere un’attività fisica, sarebbe in grado di favorire la prestazione atletica.

Le ragioni scientifiche alla base di tale affermazione risalgono al fatto che tale sostanza aumenterebbe la disponibilità di lipidi corporei come substrato energetico, portando ad un minor ricorso al metabolismo glucidico. Inoltre, essendo la caffeina un eccitante, attiverebbe il sistema nervoso centrale, aumentando anche la concentrazione e lucidità mentale.

Per intenderci, a livello pratico, considerando che una tazza di caffè contiene in media 100-150 mg di caffeina, una persona di 70 Kg potrebbe assumere fino a 7 tazze di caffè!

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Le regole per stare bene, camminare 30 minuti al giorno a passo svelto

Basta tanto così per tenetrsi in forma e conservare una condizione fisica dignitosa. Camminare trenta minuti al giorno a passo svelto, magari approfittando della presenza di una compagna o di un compagno fidato che alleggerisca ulteriormente l’impegno dio per sè non sfiancante. Sono accorgimenti minimi eppure indispensabili per conservare il copro in uno stato di benessere evidente.

L’essere sedentari predispone all’obesità, cioè all’eccesso di tessuto adiposo, in grado di indurre un aumento significativo di rischi per la salute, come malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, alterato metabolismo glucidico e quant’altro.

Il movimento, quindi, è essenziale non solo per prevenire eccessi di peso, ma anche per prevenire tantissime patologie. L’esercizio fisico, di rimando, è fondamentale a ogni età.

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Le proteine nella razione alimentare dello sportivo

Le proteine svolgono principalmente una funzione plastica e sono indispensabili per tutte le funzioni vitali del nostro organismo. Nell’atleta e nei soggetti con impegno fisico elevato le proteine alimentari devono far fronte non solo alle aumentate richieste plastiche dell’organismo (legate alla maggiore usura dei tessuti e all’eventuale aumento delle masse muscolari), ma possono giocare un ruolo non trascurabile anche nel metabolismo energetico.

La razione proteica quotidiana dello sportivo deve quindi essere superiore a quella consigliata per i soggetti sedentari (0,75-1,0 g di proteine per kg di peso corporeo). Apporti proteici pari a 1,4-1,7 g di proteine per kg di peso corporeo al giorno sono generalmente ritenuti idonei a soddisfare gli aumentati fabbisogni proteici della maggior parte degli atleti delle varie discipline sportive.

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L’importanza dei carboidrati per chi fa sport

La principale funzione dei carboidrati o glucidi o zuccheri è quella di fornire energia all’organismo. Negli alimenti troviamo carboidrati con diversa struttura chimica. Schematicamente possiamo distinguerli in zuccheri semplici e complessi.

Sono definiti semplici quegli zuccheri, quali fruttosio, glucosio e saccarosio, presenti nello zucchero da cucina, nel latte, nel miele, nella frutta, negli ortaggi, nelle marmellate e nei dolciumi in genere. Essi vengono rapidamente assorbiti dall’organismo e la loro energia si rende disponibile in pochi minuti.

Gli zuccheri complessi sono invece rappresentati da amido e maltodestrine e si trovano soprattutto in riso, pasta, pane, legumi. Essi vengono assorbiti più lentamente e pertanto la loro energia si rende disponibile in modo graduale.

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