Anoressia e bulimia

Anoressia e bulimia. Argomento delicato e, come tutte le volte in circostanze simili, mi sento in dovere di ribadire un concetto universale: che siano i professionisti in materia e i competenti a entrare nel merito della faccenda e – di contro – consiglio vivamente a ciascuno di affidarsi completamente solo alle parole di un medico.

In questa circostanza si intende giustappunto avvalersi del contributo della medicina per tracciare in maniera generica le caratteristiche dei disturbi legati all’alimentazione, che sono diversi e hanno cause differenti. Parleremo di due tra i più frequenti, che sono l’anoressia e la bulimia, senza la presunzione di avanzare indicazioni nè cure.

Scelgo di accompagnare con la foto di Kate Moss per due motivi: il primo è oggettivo, visto che la modella è stata spesso associata all’anoressia. Il secondo – e ci tengo parecchio a dirlo – sta nel fatto che i modelli di riferimento, per i giovani soprattutto, non spesso sono modelli di vita. E, spiace per la bella Kate, credo sia uno degli esempi di quanto appena detto.

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Ormoni proteici ed effetti collaterali

Se ne fa ricorso in maniera sempre più costante al punto che pare essere diventata prassi e consuetudine per molti atleti: parliamo degli ormoni proteici, assunti, in molti casi senza conoscerne i rischi, per aumentare la muscolatura e, dunque, la forza e la resistenza.

Fosse solo questo l’effetto, non resterebbe che appurarne le virtù. Invece si parla degli ormoni proteici per la serie di conseguenze negative che portano con sè.

Nel dettaglio, ecco di cosa si parla. L’ormone della crescita (GH) viene prodotto dall’ipofisi. L’assunzione di quest’ormone ha lo scopo di incrementare la massa muscolare, soprattutto in attività sportive quali il culturismo e il sollevamento pesi. Gli effetti collaterali sono drammatici: infarto, diabete, aumento del”incidenza tumorale.

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A dieta senza saltare colazione, pranzo e cena

Bagordi, banchetti, gozzoviglie e pasti luculliani: parlare in questi giorni di cibo rischia di essere quasi nauseante. Eppure, proprio in occasione dell’abbondanza in cui ci si fionda quando c’è da celebrare eventi significativi e – come no – rimpatriate attese da tempo, torna utile ribadire l’importanza rivestita dai pasti quotidiani. Lo dico perché già vedo e sento propositi d’inizio anno a senso unico: tutti sanno che si metteranno quasi subito a dieta.

Allora, bene non perdere tempo nello scrollarsi di dosso quel surplus accumulato in questa settimana ma lo si faccia sempre con il giusto e necessario acume. Non rinunciate ai pasti della giornata, provate a evitare diete drastiche in cui vi proibite di tutto e di più: gli effetti desiderati faticherete a vederli.

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Strappo muscolare e fisioterapia

Il primo giorno del 2012. Le previsioni non sono delle più rosee ma gli auguri e gli scongiuri restano d’obbligo. Buon anno a tutti: arrivo dopo i bagordi e la festa, lo so, perfino dopo una buona dormita. Però, una cosa la volevo dire: qualche ora fa, mentre passeggiavo dentro parco Sempione, ho visto un bel po’ di gente fare footing. Persone di tutti i tipi e di ogni stazza: andatura lenta e veloce, pause più o meno frequenti.

Allora m’è venuto in mente che potesse essere una buona cosa parlare oggi di strappi mscolari. Non perché ne abbia visto uno in diretta ma per il fatto che – tra freddo e festività – ho pensato che potesse essere situazione in cui, alla ripresa del moto e dell’attività fisica, si possa andare di fronte proprio a uno strappo muscolare.

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I vantaggi del camminare bene

Pare un gesto talmente meccanico, insito nell’essere umano, che uno – delle volte – si dice che sarà mai. Camminare, voglio dire: cosa ci vuole? Un piede avanti all’altro e via. Invece, anche in questo caso, vi è modo e modo di camminare. Sapevate che dalla postura e dalla camminata fior di luminari potrebbero dire di voi quel che nemmeno sapevate (e che pare ci azzecchino)?

Camminare è un atto del tutto naturale, che mettiamo in pratica in maniera automatica. Non è detto che sappiamo, tuttavia, camminare in modo efficace e corretto. Una cosa è certa: ciascuno cammina a modo suo e anche il passo di un individuo, al pari della carta di identità, sa essere biglietto da visita.

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Cibi antiossidanti contro invecchiamento e radicali liberi

Gli antiossidanti sono sentinelle sempre vigili a guardia della salute e del benessere dell’organismo. Sono una squadra vincente, composta da Vitamine C ed E, carotenoidi e flavonoidi che  proteggono dall’invecchiamento precoce e combattono i radicali liberi.

Di rimando, cosa sono i radicali liberi? presto detto: atomi e molecole instabili che il nostro organismo (complici il fumo, le radiazione ultraviolette, l’ozono, lo smog e svariate malattie) produce in quantità superiore al necessario. L’effetto che ne consegue è quello di ossidare (ovverosia danneggiare) DNA e membrane cellulari: da qui ad aprire una strada che porta verso i tumori, i disturbi cardiovascolari e le malattie degenerative (lesioni aterosclerotiche) è un attimo.

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Come si misura il grasso corporeo

Sebbene il grasso sia necessario al buon funzionamento dell’organismo (per la capacità di regolare la temperatura corporea e di isolare e proteggere organi e tessuti), troppo grasso può causare più di una problematica da non trascurare che va dalle malattie cardiovascolari al diabete di tipo 2 passando attraverso numerosi problemi di differente entità. L’obesità, per esempio, che non è soltanto una questione estetica ma costituisce soprattutto un grave rischio per la salute. Alla radice dei mali? La sedentarietà, in primo luogo, e un’alimentazione con troppe calorie al pari della resistenza insulinica tendono a mantenere grasso l’ individuo. Ma come si misura il grasso corporeo?

Esistono due metodi universalmente riconosciuti per misurarlo: il primo consiste nella misurazione della circonferenza della vita, il secondo è quello della valutazione dell’indice di massa corporea.

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Adattamenti cardiocircolatori di un cuore allenato

L’allenamento intenso e costante  provoca a carico del cuore e della circolazione una serie di modificazioni stabili nel tempo, chiamate adattamenti cardiocircolatori. Esse sono particolarmente evidenti  negli atleti che praticano sport di resistenza (pensate ai maratoneti, ai ciclisti, ai canottieri oppure agli sciatori di fondo).

L’adattamento più importante che si osserva è l’aumento di volume del cuore, che diviene capace di accogliere e di espellere una maggiore quantità di sangue. In virtù di ciò, la gettata sistolica a riposo può passare dai 70-80 millilitri per battito di un soggetto sedentario ai 120-150 millilitri e più dei grandi campioni.

Contemporaneamente si ha una diminuzione della frequenza cardiaca a riposo (brachicardia). Essa può scendere dai normali 70-80 a 40-50 battiti al minuto. Oltre alle modificazioni a carico del cuore, si ha un aumento considerevole del numero e del calibro dei capillari nei muscoli scheletrici ed un aumento del diametro dei vasi sanguigni arteriosi e venosi dell’intero organismo.

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I grassi di origine animale e vegetale

Come coniugare sport e grassi? Quanto incide, sotto il profilo dell’alimentazione, l’assunzione di grasso di origine animale o vegetale? Ancora: quali rischi e conseguenze oppure, perché no, qualnti e quali benefici? Cominciamo col dire che i lipidi o grassi, lo accennavamo poc’anzi,  possono essere di origine animale o vegetale e, in base a ciò, differiscono sul piano della qualità, soprattutto per quel che riguarda gli acidi grassi (saturi o insaturi), di cui sono composti.

Gli acidi grassi saturi sono presenti soprattutto nei prodotti di origine animale (diciamo carne e burro per fare giusto un paio di esempi); i grassi insaturi sono presenti nei prodotti di origine vegetale (anche qui, due esempi tra tutti: olio di oliva e olio di arachidi) e in molte specie di pesce.

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Fare sport in acqua, benefici e vantaggi

Fare sport in acqua presenta numerosi vantaggi e favorisce movimenti di muscoli in grado di lavorare contemporaneamente e in armonia. Alleggerito di parte del suo peso, il corpo in acqua si muove liberamente, senza incorrere nei problemi derivanti dai microtraumi che l’attività sul suolo provoca e senza gravare sulla colonna vertebrale e sugli arti inferiori.

La resistenza che l’acqua oppone al movimento (dodici volte superiore a quella dell’aria) esercita un benefico massaggio su tutto il corpo modellandolo e rendendolo più armonioso e costringe in contemporanea i muscoli a un maggiore impegno che ne determina il rassodamento e la tonificazione.

Se si vuole modificare l’intensità dello sforzo occorre variare la tipologia dell’esercizio e dello sforzo, compatibilmente con le proprie capacità fisiche, nonché differenziare l’ampiezza e la velocità del movimento stesso.

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I crampi durante l’esercizio fisico

Della serie: a volte ritornano e allora, mentre si fa attività fisica e – magari – si è nel mezzo di un esercizio impegnativo, il più fastidioso dei crampi si piazza tra te e l’allenamento in corso senza darti tregua. Uno, due minuti di assoluto immobilismo nel corso dei quali senti che la gamba – perché sono soprattutto le gambe a tirare – procura dolori e pulsioni da non riuscire più a fare nemmeno un movimento.

Il crampo è una contrazione involontaria della muscolatura, accompagnata da dolore (dico io, a volte, quale sorta di dolore!) e da incapacità di movimento temporaneo.

E’ causato da alterazioni nell’afflusso di sangue al muscolo, provocato dall’incidenza di uno o più fattori tra cui il freddo (o da rapidi cambiamenti di temperatura), l’umidità, una posizione forzata (per esempio una fasciatura troppo stretta).

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L’alcol e lo sport

Alcol e sport. Roba che messa così sembra quasi accomunare il diavolo e l’acqua santa. Il che, per carità, rispecchia per molti aspetti un’analisi corretta: alcol e sport difficilmente possono viaggiare di pari passo.

Con un distinguo, necessario e doveroso: percepito come abuso, l’alcol fa male sempre e comunque; inteso nell’accezione di uso e consumo razionale e misurato, un po’ di alcol non fa male a nessuno. Iniziamo col solito dato di fatto: il vino, in particolare, è bevanda che sta all’Italia tanto quanto la sua forma peninsulare.

Addirittura, il vino è il made in Italy per le sue tradizioni di qualità e virtù invidiate da mezzo mondo. Resta inteso, quindi, che si parla di una bevanda spesso presente sulle tavole italiane e un suo consumo moderato non è dannoso per l’organismo.

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Le false credenze sul fumo e i danni causati dalla sigaretta

E’ ormai ampiamente accertato a livello scientifico che i danni provocati dal fumo, alla salute di chi è sottoposto attivamente o passivamente alla sua azione, sono molteplici e rischiano di compromettere gravemente le facoltà fisiche dei soggetti interessati.

Ah, una cosa: se dovessero dirvi che il fumo passivo non è dannoso, mandateli (chiunque essi siano) a quel paese. Fumare fa male sempre e comunque ed è nocivo anche quando il fumo viene solo respirato: non solo aumenta la possibilità di sviluppare un tumore, ma danni terribili e spesso irreversibili possono colpire l’apparato cardiocircolatorio e respiratorio. Attorno all’argomento ci sono false credenze assolutamente da sfatare, visto che sicuramente demordono i fumatori nel tentativo di smettere.

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Come combattere lo stress fisico e mentale

Se un pò di stress non nuoce alla salute, essendo una normale reazione di tipo adattativo e protettivo del corpo a particolari situazioni della vita, un periodo di stress prolungato è oltremodo dannoso e rischia di compromettere l’equilibrio del nostro organismo e della stesso sfera psicologica.

In quale maniera, quindi, cercare di allontanare ogni forma di stress che si accumula fino a incidere con risultati altamente negativi?

Un dato prima degli altri: si parta sempre dal presupposto che che non è affatto possibile – come fosse il lampo di chi possiede una bacchetta magica – eliminare tutte le fonti di stress che quotidianamente ci circondano.

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