Breakti, tra yoga e street-dance

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Le discipline ibride sono una vera passione degli ultimi anni ma il Breakti è risale agli anni Novanta quando Anya Porter lo inventò. La Porter è una street-dancer che per via di un infortunio si è avvicinata alla pratica dello yoga durante la fase di recupero. Così, unendo street-dance e yoga, è nata la nuova disciplina Breakti.

breakti

Break-dance e yoga sono quanto di più lontano si possa immaginare l’una dall’altra ma nel corso di una lezione di Breakti si sposano a meraviglia. Le due attività si fondono in una sequenza di movimenti che sfrutta la calma delle posizioni yoga e il dinamismo tipico della break-dance. Ambedue condividono invece propriocezione, equilibrio e forza.

La lezione può essere accompagnata da musica di generi diversi, dal funky all’hip-hop passando per il jazz, a seconda delle preferenze. Dura circa 60 minuti e comincia con una fase di riscaldamento con esercizi yoga per preparare le fasce muscolari e potenziare la zona centrale del corpo. Importantissima anche la respirazione diaframmatica.

La parte centrale della lezione si compone di una sequenza di movimenti combinati tra passi classici della break-dance e asana yoga. Cosa che a prima vista potrebbe spaventare i neofiti ma in realtà alle posizioni e ai movimenti completi si arriva gradualmente ed essendo il ritmo molto lento è facile controllare il corpo anche nelle sequenze più dinamiche, sempre facili da memorizzare.

I benefici sono tanti e si va da una maggiore elasticità muscolare all’ottimo equilibrio che si sviluppa con il tempo. Si potenzia notevolmente anche la propriocezione oltre alla capacità di concentrazione e di controllo sul corpo. I muscoli nel frattempo si fanno sempre più tonici grazie al lavoro sulla muscolatura profonda.

Photo | Thinkstock

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