L’indice di massa corporea non è veritiero, lo sostengono gli esperti

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indice di massa corporea

Dobbiamo mandare in pensione il calcolo dell’indice di massa corporea? Pare proprio di sì almeno secondo due recenti studi americani che sostengono che questo dato non sia veritiero in quanto non riflette la proporzione tra tessuto grasso del corpo e che non tiene conto del genere e delle differenze di razza.

L’indice di massa corporea è, almeno fino ad adesso, la formula più usata per individuare il proprio peso forma; inventata nell’800 dal matematico belga Adolphe Quetelet si basa, in pratica, sul rapporto tra peso e altezza dell’individuo. I tempi cambiano, si sa, e ora un team di esperti americani ne sostengono l’inutilità o, meglio, assicurano che può non rispecchiare la realtà.

Gli studiosi dell’Università della Pennsylvania spiegano che l’indice di massa corporea non tiene conto di alcuni dati estremamente importanti per determinare il peso forma di un individuo e, che per questo, sia poco veritiero. Ecco le parole degli esperti:

L’indice non riflette accuratamente la proporzione tra muscoli e tessuto grasso nel corpo, e non tiene conto del genere e delle differenze di razza tra le persone. Inoltre l’accumulo di grasso in alcune aree del corpo sembra dannoso, mentre in altre appare poco pericoloso.

Secondo i ricercatori anche chi ha un Bmi basso non può essere certo della propria forma fisica, perché tale dato potrebbe nascondere uno status nutrizionale povero; inoltre, stando ai risultati di alcune indagini, il 24 per cento degli americani che presentano Bmi corretti hanno in realtà dei profili metabolici sbagliati. Urge, insomma, un sistema di calcolo più accurato e che tenga conto di tutti i fattori che influenzano la forma fisica, come spiegano i ricercatori:

È chiaro che c’è un bisogno urgente di mezzi accurati e pratici per misurare la composizione del corpo e il livello degli ormoni per individuare l’obesità e predire il rischio di morte.

 

[Fonte]

 

Photo Credit| Thinkstock

 

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